El Cid: un’immersione nella Spagna di medievale

El Cid è una serie televisiva prodotta e diffusa da Amazon Prime Video che racconta le gesta e la vita di Rodrigo Díaz de Vivar, personaggio epico della tradizione spagnola e consolidato nella cultura del Paese: si tratta infatti dello stesso Cid protagonista del poema epico El cantar de mio Cid (il Poema del mio Cid), opera anonima che narra le vicende della vita del cavaliere dopo il suo esilio dal regno di Castiglia.

Ambientato nel secolo XI, la serie riprende l’origine del personaggio epico, inoltrandosi nel racconto della sua vita a partire dalla sua condizione di semplice paggio, inoltrandosi nel percorso che lo porterà poi a diventare uno dei più stimati cavalieri durante il periodo che si focalizza anche sulla battaglia contro i mori occupanti la regione della Spagna che possedeva la denominazione di Al-Andalus.

La prima stagione tratta dell’inizio del percorso del protagonista, impegnato nel raggiungimento del titolo di cavaliere; vengono mostrate alcune delle prime battaglie che gli conferiranno la nomea di campeador da parte dei cristiani, e di cid da parte degli arabi. Il termine deriva dall’allocuzione “signore” in lingua araba, al-sayid.
I primi cinque episodi, di circa un’ora di durata ciascuno, raccontano l’esperienza di Rodrigo, abbreviato in Ruy, come paggio al servizio della corte di Sancho II; protagonista quanto lui è anche un intrigo di potere che si sviluppa all’interno della corte, che porrà Ruy di fronte a delle prove di fedeltà nei confronti del regno di cui è servitore e che sono parte fondamentale della figura dell’eroe epico.

Di Al-Andalus, in questa prima stagione, si vedono alcuni stralci, tanto frammentari quanto emblematici. Questi offrono uno spunto per la comprensione delle relazioni tra regni cristiani e regni musulmani, caratterizzati non unicamente da un rapporto di scontro dovuto alla Reconquista ma anche, in determinati periodi, da un rapporto di coesistenza e collaborazione, stabilite con accordi e dazi, per difendersi da altri regni cristiani. Vediamo infatti comparire i portavoce dell’esercito di Al-Muqtadir alle porte della corte di León in richiesta di aiuto contro un’invasione aragonese delle terre arabe.

La rappresentazione della componente musulmana della Spagna del XI secolo appare vagamente orientalistica: l’intenzione della rappresentazione vuole essere quella di fornire allo spettatore una visione misteriosa dei mori, esattamente come lo è per i personaggi cristiani con i quali questi entrano in contatto. Vestiti in abiti facilmente riconducibili a un generico Medio Oriente, i personaggi appartenenti alla corte di Al-Muqtadir danno subito nell’occhio a tutti gli spagnoli che incontrano; l’alone di mistero si estende non solo al loro aspetto fisico ma anche alle loro azioni e alle loro conoscenze, e il personaggio principale della fazione musulmana è infatti un saggio che maneggia astrolabi e conosce la medicina.
Nel corso delle puntate viene anche ritratta una breve immagine dell’interno della corte di Al-Muqtadir, il cui elemento principale della narrazione sembra essere l’harem, andando a cadere in una delle più classiche immagini orientalistiche che vedono l’harem come un luogo dove la donna araba attende di ricevere uno sguardo maschile e di servirlo. Poco altro viene rappresentato di questa corte, che continua dunque a rimanere misteriosa all’occhio dello spettatore.

Un elemento di nota è un dettaglio che ha lo scopo di rappresentare il cosiddetto “periodo delle tre culture”: viene mostrata una scena di preghiera in cui arabi musulmani, spagnoli cattolici e un consigliere ebreo pregano insieme, seppure con una certa competizione, ma in maniera coesistente.

La serie procura un’immagine complessiva e in ottica cristiana del periodo medievale che vede la coesistenza, non sempre pacifica, di queste varie culture; immergere lo spettatore in un ambiente che non si focalizza esclusivamente sul dicotomico conflitto tra cristiani e musulmani, ma che mostra anche le complicate lotte per il potere all’interno degli stessi regni cattolici. La prima stagione termina con un cliffhanger, lasciando lo spettatore in attesa di risposte che verranno rivelate all’interno della seconda stagione, anch’essa composta da cinque puntate, uscita il 15 luglio 2021.

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